Rassegna stampa a Radiopop
Il 30 aprile dalle 7.45 alle 8 e 30 faccio la rassegna stampa a Radio Popolare Network
Il 30 aprile dalle 7.45 alle 8 e 30 faccio la rassegna stampa a Radio Popolare Network
Il 28 aprile salgo in cattedra, per parlare dalle 9 alle 11 dei titoli del manifesto, nell'ambito del corso di Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dell'informazione
Facoltà di Scienze della Comunicazione, La Sapienza, Roma
via Principe Amedeo 184 (ex Caserma Sani)
Sorpresa, è ricomparsa la produttività. Nel pieno della recessione più grave dal 1929, nel vortice di un Pil che precipita del 2 per cento o forse più, con l'industria che chiede fondi e i soldi per la cassa integrazione che stanno finendo, l'Istat rivede le statistiche degli anni scorsi e annuncia: non andava poi così male. Anzi, l'industria italiana che è entrata in crisi era appena uscita da un piccolo boom. E il miracolo retroattivo scatena le polemiche: di quelli che “l'avevamo detto che il declino non c'era”, e dei critici del nostro istituto nazionale di statistica.
C'è il rossetto, con tutti i prodotti di bellezza. Ma anche i libri, i biglietti del cinema, il Gratta & Vinci, le scarpe che respirano, le crociere per tutte le tasche. Ci sono i miracolati del 'fast': la nuova moda veloce all'italiana, il classico panino McDonald's, i mobili Ikea, alcune grandi catene commerciali.
Anche le donne in pensione a 65 anni? Magari, risponderebbero molte delle ragazze che già da anni lavorano a cococo, part time, partita Iva e altre modalità a scarsissimo tasso di contribuzione previdenziale. E' di loro – e dei loro colleghi maschi – che si parlerà a proposito della prossima emergenza pensioni. Per adesso invece il dibattito pubblico e l'iniziativa di legge si concentra sulle pubbliche dipendenti, che entro il 2018 il governo vuole parificare ai maschi, con graduale innalzamento dell'età pensionabile a 65 anni.
Ragazzini con la doppietta. Spari nei parchi naturali. Restituzione delle armi ai bracconieri. E caccia libera per tutto l'anno nelle aziende faunistiche private. Sono solo alcune delle previsioni con le quali una nuova legge sulla caccia sta per abbattersi sulla fauna italiana.
Lo chiamano 'organo Ikea', un po' perché è stato comprato al risparmio e un po' perché forse c'è stato qualche dilettantismo nel montaggio. Fatto sta che l'organo da studio piazzato da qualche anno nella sala Medaglioni del conservatorio Santa Cecilia di Roma non funziona. Non ha mai funzionato. Il fornitore è stato caldamente invitato a riprenderselo.
Ayaz Erkan, trentaduenne marinaio turco, da più di un mese è in Italia. O meglio di fronte all'Italia, nel porto di Civitavecchia, dove la sua Nesibe è bloccata. È una nave di media stazza, proprietario turco e bandiera cambogiana. Abbandonata dall'armatore, che ha mollato nave ed equipaggio dopo una piccola avaria e non ha pagato neanche il soccorso. Dimenticata dall'industriale che aveva ordinato il carico, tremilacinquecento tonnellate di cemento bianco: nessuno corre a reclamarlo. Affidata alle cure del comandante Ayaz e dei nove uomini dell'equipaggio, prigionieri a bordo.
Un miliardo e settecento milioni, e non se ne parli più. Lo stato salda il conto e chiude la decennale vicenda della cartolarizzazione più grande d'Europa. Nata e finita per opera di Giulio Tremonti. Lo stesso che scrive, della crisi in atto: “La nuova tecnica della finanza ha invece consentito, a chi raccoglie il denaro, di liberarsi dal rischio e di farlo con una tecnica per cui si vende a terzi il rischio, incorporandolo in nuovi prodotti finanziari. Così che meno rischi e più guadagni.