Correzioni a una rotta incerta con destinazione ignota
Articolo pubblicato sui quotidiani locali del gruppo Gedi
Imbarazzo. È questa la parola-chiave della surreale audizione con la quale ieri sera il ministro Tria ha reso alla Camera la sua informativa sulla manovra. Un’audizione molto attesa, nella quale il ministro non ha detto nulla. Nulla che già non si sapesse: la manovra su cui il parlamento sta discutendo è scritta con l’inchiostro simpatico, il governo sta valutando se “definendo meglio” reddito di cittadinanza e quota 100 si potranno tagliare un po’ i relativi fondi, ma è ancora tutto da vedere se su questo si troverà l’accordo politico, se i soldi saranno messi a riduzione del deficit o in altro, e se l’Europa ci starà. Un gigantesco “se” domina l’economia e la politica italiana, da quando la “manovra del cambiamento” si è scontrata con i fatti: l’Europa e i mercati, l’economia in crisi, gli interessi organizzati delle imprese raccolti nelle dodici sigle riunite l’altroieri a Torino sotto il titolo di “nazionale del Pil”.